Eventi astronomici di febbraio 2025: il mese delle congiunzioni
Come già accaduto diverse volte lo scorso mese di gennaio, anche febbraio non scherza, in quanto a congiunzioni lunari.
Con le quali, come dice il termine, intendiamo l’avvicinamento della Luna con altri corpi celesti.
Badate bene: si parla sempre di avvicinamenti prospettici, ben diversi da quelli reali. I quali ultimi, per fortuna della nostra incolumità gravitazionale, accadono tutt’altro che frequentemente.
Dalla nostra posizione sul pianeta Terra, possiamo vedere la Luna compiere due movimenti, uno apparente ed uno reale. Quello apparente è lo spostarsi della Luna lungo il cielo, in direzione da est a ovest, nelle ore del giorno e, in maniera più facilmente percepibile, nelle ore della notte, cosicché si possa vedere la Luna sorgere (ad est), salire raggiungendo la sua massima altezza sopra l’orizzonte (a sud) e poi scendere per tramontare (a ovest).
Quanto decritto è un moto apparente e non reale, perché non è provocato da un vero spostamento della Luna, ma è dovuto alla rotazione del nostro pianeta. Essendo noi solidali alla Terra, abbiamo l’illusione che sia invece la Luna a spostarsi in cielo.
Il moto reale della Luna è invece quello che la fa orbitare attorno al nostro pianeta, con un periodo che dura circa 28 giorni.
Durante tale orbita, che le fa cambiare fase - da sottile falce fino al plenilunio e viceversa* - la Luna sembra passare più o meno accanto a stelle e pianeti poiché, osservata dalla nostra posizione, la vediamo immersa in plaghe via via diverse del cielo, in cui sono presenti i più svariato oggetti celesti.
Cosi, il primo di febbraio potremo vedere a ovest la Luna accostarsi al pianeta Venere, che sfiorerà di circa 3 gradi angolari (cioè circa 6 volte il disco lunare).
In realtà, dicevamo, l’avvicinamento è solo prospettico, perché la Luna è un centinaio di milioni di km più vicina a noi di Venere, e infatti il disco del pianeta si mostra 30 volte più piccolo di quello della Luna, nonostante la Luna fisicamente sia in realtà quasi 4 volte più piccola.
Passano pochi giorni, e nuovamente l’8 febbraio la Luna sfiora (un grado di distanza angolare, meno di due dischi lunari) nientemeno che l’ammasso stellare delle Pleiadi (M45), nella costellazione del Toro.
Questo ammasso è uno dei più appariscenti del cielo. Se avete una buona vista potrete scorgere sette distinte stelle ravvicinate, le sette sorelle Pleiadi della mitologia greca, appunto. Qui, l’accostamento prospettico della Luna, rispetto alla distanza reale con le Pleiadi, è veramente esorbitante. La Luna dista da noi 384.000 km, le Pleiadi distano da noi oltre quattro milioni di miliardi di km (440 anni luce). Se facessimo una riduzione in scala e ponessimo la Luna, del diametro di 1 metro, a 115 metri da noi, le Pleiadi si posizionerebbero a 11.000 km di distanza! Eppure l’8 febbraio sembreranno così vicine, Luna e Pleiadi…
Ma nello stesso giorno di fabbraio, la Luna incontrerà anche il pianeta Giove e il giorno successivo, 9 febbraio, il pianeta Marte.
Buone visioni!
* A causa di ciò, nel corso della storia, si sono cuciti sulla Luna i connotati di astro cangiante, incostante e di cui non fidarsi (“O fortuna, velut luna, statu variabilis, semper crescis aut decrescis”: “O fortuna, sei come la luna, costantemente variabile, sempre a crescere o diminuire”.