Eclissi di Sole

Oggi parliamo di eclissi.

Di quelle di Sole, visto che proprio il prossimo 8 aprile ne avverrà una.

E se vi troverete nella lunga ma stretta fascia di territorio nell’America settentrionale interessata dal fenomeno in oggetto, potrete osservarla direttamente in prima persona. In tutti gli altri casi… vi dovrete accontentare di leggere queste righe, oltreché naturalmente di visionare le innumerevoli immagini che verranno prodotte in occasione dell’evento.

La fortuna che in ogni caso ci accomuna, noi viventi in questa epoca, è che la distanza della Luna sia proprio quella giusta perché il suo disco non appaia né troppo grande (coprendo gli straordinari fenomeni delle protuberanze luminose visibili sul bordo solare, oppure il magico anello di diamante degli istanti appena precedenti o successivi alla fase della totalità), né troppo piccolo (mantenendo quindi visibile una parte del disco solare), tale da annullare i suddetti straordinari fenomeni, escludendo anche la notte in pieno giorno, preceduta da una folata di vento freddo, come accade nei minuti in cui dura la totalità dell’eclissi.

E non ditelo agli animali presenti all’evento (umani esclusi?) che in quei minuti si imbizzarriscono (i cavalli) oppure smettono di volare e vanno a dormire (gli uccelli).
Senza contare le “ombre volanti”, cioè quegli strani guizzi di luce e ombra che si possono vedere stendendo per terra un lenzuolo bianco, provocati dalla turbolenza atmosferica.

Dicevamo: la fortuna di vivere in questa epoca. Questo perché la Luna, infaticabile nostro satellite naturale, non si limita indefessamente a ruotarci attorno, ma si picca anche di volersi allontanare costantemente da noi, di circa quattro centimetri all’anno. E come suol dirsi: un centimetro oggi, un centimetro domani, finirà che perderemo anche il suggestivo fenomeno delle eclissi totali di Sole.

Tutte cose che rendono un’eclissi totale di Sole l’evento astronomico più straordinario a cui possa mai assistere il comune mortale, e tale quindi da poter tranquillamente augurare e raccomandare a tutti, almeno una volta nella nostra vita, di riuscire a vederlo dal vero. Casomai cercandone una un po’ meno fuori mano di quella del prossimo aprile, come ad esempio il 12 agosto 2026 in Spagna o il 2 agosto 2027 in Marocco, Algeria, Tunisia, Libia ed Egitto.